Festival Viktor Ullmann
Festival Viktor Ullmann
FESTIVAL VIKTOR ULLMANN
Nel 2014 a Trieste l’Associazione Musica Libera dà vita al Festival Viktor Ullmann per far risuonare le musiche di molti compositori perseguitati dal regime nazista e da quello fascista per il loro impegno culturale e la loro attività artistica.
L’intento del festival è riscoprire quelle pagine musicali troppo a lungo dimenticate per far rivivere il genio creativo dei loro compositori e riflettere sulla Shoah da un diverso punto di osservazione.
Molti di questi musicisti si sono salvati trovando rifugio nell’esilio, fuori dall’Europa, ma tanti sono stati catturati dai nazisti, imprigionati e deportati nei campi di concentramento e di sterminio dove morirono. Pochissimi di loro sono invece sopravvissuti.
È quindi un festival dedicato
- alla musica concentrazionaria (così definita perché composta nei campi di concentramento e nei ghetti),
- alla musica degenerata (la musica proibita nella Germania nazista e nell’Italia fascista perché ritenuta decadente, dannosa e fuori dai canoni estetici della purezza ariana),
- alla musica dell’esilio.
Fin dai primi concerti, la rassegna si è distinta per la proposta innovativa di musiche inedite, o sconosciute ai più, in quanto escluse dai repertori e dai circuiti teatrali a partire dalla promulgazione delle leggi razziali nel 1938.
Numerose sono state infatti le prime esecuzioni assolute, mondiali o italiane, che ne hanno arricchito i calendari, frutto anche di approfondite ricerche storiche e filologiche. I curatori del Festival hanno intrecciato infatti rapporti significativi con diversi studiosi dell’argomento, sparsi in tutto il mondo, e con i parenti dei compositori oggetto delle loro ricerche.
Prime esecuzioni mondiali
- “Piccola suite per flauto e orchestra d’archi op.45, al flauto solista Roberto Fabbriciani;
- Purim Spiel per narratore e orchestra “La regina Ester” di Davide Casali;
- “Sinfonia4 in fa minore” di Karl Weigl
- “Summer Evening Music” per orchestra d’archi e l’opera per orchestra e coro di bambini “Il Pifferaio di Hamelin” (registrata e visibile in streaming) di Karl Weigl;
- “That Their Memory Be Blessed per le vittime del Tempio “L’albero della vita” di Pittsburgh” per orchestra d’archi di Jerome Margolis;
- due poemi sinfonici “Umbria” e “Il poema del mare” di Gino Modigliani;
- “Sinfonia” e “Sinfonia3” di Franco Margola.
Prime esecuzioni europee
- “Overture per Radio 11” per 4 cantanti solisti e orchestra e il “Salmo 29 op. 12” per baritono solista, coro femminile ed orchestra di Pavel Haas;
- “Canti per coro femminile ed orchestra d’archi” di František Domažlický;
- “Halil notturno per flauto e orchestra” di Leonard Bernstein con Roberto Fabbriciani al fluato;
- “Jerusalem poema sinfonico per orchestra da camera Opus 17 Opera 43” di Mark Lavry;
- “Al Naharot Bavel per orchestra d’archi Opus 33” di Mark Lavry;
- “Jewish Suite per orchestra d’archi Opus 17” di Mark Lavry;
- “Ima-Em poema per mezzo soprano, arpa e orchestra d’archi Opus 190” di Mark Lavry;
- “Concertino per flauto e orchestra da camera Opus 245” di Mark Lavry con Roberto Fabbriciani al flauto.
Prime esecuzioni italiane
- “Sinfonia2” di Marcel Tyber;
- “Concerto per flauto e orchestra d’archi” di Bruno Bjelinski;
- “Sinfonia per orchestra in do maggiore” di Leo Smit;
- “Servizio Sacro” di Darius Milhaud;
- “Notturno per orchestra d’archi” di Kurt Sonnenfeld;
- “Sinfonia1 in re minore” di Alexander von Zemlinsky;
- “Sinfonia2 in re maggiore” di Alexander von Zemlinsky;
- “Quintetto10” di Pavel Haas;
- “Concerto per arpa e orchestra op.334” di Marc Lavry;
- I due poemi sinfonici “La Ballata” e “Le dodici fanciulle” di Vito Levi;
- “Quartetto2 in mi maggiore con viola d’amore” di Karl Weigl;
- “Rivka’s Fiddle per viola solista” di Erika Fox;
- “Partita per pianoforte e orchestra d’archi, op. 20” di Vitêzslava Kaprálová;
- “Concerto per violino e orchestra in re minore A mia moglie” di Vito Levi;
- “Sinfonia in la minore per grande orchestra Opus 1” di Franz Schreker.
Esecuzioni particolarmente rilevanti
- “Sinfonia3” e della “Sinfonia n.5” di Erwin Shulhoff;
- “Concerto per narratore ed orchestra Die Welse von Liebe und Todd des Cornets” testo di Christofer Rilke e musica di Viktor Ullmann;
- “Liriche al pianoforte e soprano” di Vittore Veneziani;
- “Silhouettes per pianoforte” e altre composizioni di Emilio Russi e di Guido Nacamuli;
- arrangiamenti jazz delle musiche di Fritz Weiss.
Artisti internazionali che si sono esibiti nel Festival
- il flautista Roberto Fabbriciani;
- i pianisti Bruno Canino e Luca Buratto;
- i violinisti Davide Alogna, Giacobbe Stevanato e Orsolya Korcsolàn;
- il violista Peter Barsony;
- il Quartetto Lyskamm;
- il Quartetto Pražák.
Orchestre che hanno suonato al Festival
- Civica Orchestra di Fiati “Giuseppe Verdi” di Trieste
- ”Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi” di Trieste;
- ’”Orchestra San Marco”;
- ”Orchestra Regionale Filarmonia Veneta”.
Sedi privilegiate dei concerti
- la Risiera di San Sabba di Trieste (campo di concentramento;
- la Sinagoga di Trieste e quella di Gorizia;
- il Museo ebraico Carlo e Vera Wagner di Trieste ed il museo Ebraico di Venezia.
Il Festival Viktor Ullmann produce anche la collana di Cd “Vivere in Musica”, espressione dei concerti svolti e degli artisti incontrati. È uno strumento aggiunto per far conoscere e divulgare la musica perseguitata.
Direzione artistica ed orchestrale: Davide Casali
Direzione organizzativa: Luisa Franco
Direzione storico scientifica: Alessandro Carrieri
Pianista resident: Pierpaolo Levi
Orchestra resident: Orchestra d’archi “Abimà”